Da Marzo a Maggio 2021 Google introdurrà delle modifiche ed il tuo sito web potrà non essere trovato dai potenziali clienti, arrivando a scomparire dai radar.
Qui sotto ti spiegherò le novità, se il tuo sito è a norma e come risolvere questi problemi.
Il 2020 è stato un anno particolare e difficile, che ha reso sempre più centrale l’importanza di avere una presenza online, nei Social o attraverso un sito web.
Le ricerche da parte delle persone sono aumentate vertiginosamente e il motore di ricerca più utilizzato è sicuramente Google.
Avere una presenza nei primi posti della ricerca Google è fondamentale per aumentare le probabilità che una persona atterri sul tuo sito.
Se pensiamo, una persona quando fa una ricerca si limita a cliccare sui risultati della prima pagina, soltanto in rari casi sulla seconda.
L’immagine che vediamo qui sotto è un chiaro esempio delle percentuali di click delle persone a seconda della posizione del tuo sito web in una ricerca su Google.

Lo studio è stato effettuato nel 2019 da Blacklinko ed è tutt’ora attuale.
Su un campione di 5 milioni di ricerche su Google hanno evidenziato come il 75% dei click derivi dai primi tre posti.
Cosa determina il posizionamento di un sito web su una ricerca Google?
A determinare il posizionamento di un sito web nel motore di ricerca Google ci sono 200 fattori di ranking.
Tanti fattori sono scontati e sicuramente presenti nel tuo sito web, ma ce ne sono alcuni importanti e fondamentali come:
1) La velocità di caricamento delle pagine;
2) Le keywords inserite nei contenuti della tua pagina;
3)La tecnologia utilizzata per la creazione del tuo sito web.
Questi e gli altri 197 vanno influire sulla SEO, ovvero in che posizione comparirà il tuo sito web in una determinata ricerca su Google.
Da Luglio 2019 Google considerava già la versione mobile per l’indicizzazione di siti web, ma non per quelli vecchi.
A Aprile del 2020 Google aveva fissato dei paletti importanti sulle penalizzazioni di un sito web.
Il primo paletto riguardava la velocità di reazione di un sito nella fase di caricamento, cioè quanto tempo passa da quando una persona digita il tuo sito e preme invio a quando il sito inizia il caricamento.
Il secondo paletto riguardava la velocità nel caricare poi le pagine del sito e la reattività nella navigazione di un utente.
Il terzo paletto era l’esperienza che aveva un utente nel navigare il tuo sito web da smartphone, cioè il sito non doveva creare problemi ed il contenuto doveva restare correttamente nel riquadro di uno smartphone e non dover spostare la schermata da destra a sinistra.
Praticamente Google ha dato molta importanza all’esperienza dell’utente all’interno di un sito web, privilegiando quelli più navigabili e reattivi.
Cosa succederà da Marzo 2021?
Quest’anno Google non indicizzerà più i siti web progettati solo per desktop dando un’ulteriore stretta ai siti realizzati con una vecchia tecnologia introducendo ulteriori regole.
1. Mobile Friendly
“a partire da oggi, le pagine in cui il contenuto non è facilmente accessibile ad un utente durante la transizione dai risultati di ricerca mobile potrebbero non classificarsi così in alto.”
Questo è quello che viene indicato nella pagina ufficiale di Google.
Nel 2021 più dell’80% della navigazione online avviene tramite smartphone. Per validare questa tesi ti basterà guardare i dati dell’account Google Analytics del tuo sito web.
Google ha deciso di aiutare gli utenti a trovare più facilmente risultati di ricerca pertinenti e di alta qualità, ottimizzati per i loro dispositivi: nelle ricerche su Google, sia da smartphone che da Desktop, verranno mostrati per prima siti web che sono accessibili facilmente da mobile.
Chi lascerà il proprio sito web non responsive e con tecnologie vecchie verrà fortemente penalizzato.
2. Una navigazione sicura
Google vuole proteggere i propri utenti da malware e virus in generale ed ecco perchè promuoverà siti web sicuri al 100%.
La piattaforma Google fornisce ai webmaster o web designer uno strumento che permette di scoprire quando si viene attaccati da un virus.
Sarà dunque importante caricare il proprio sito web in hosting, cioè spazi web, sicuri e procedere con alcune accortezze sulla sicurezza.
3. Certificato SSL
Questo certificato, più comunemente chiamato HTTPS (Hypertext Transfer Protocol Secure), è un protocollo per la comunicazione su Internet che protegge l’integrità e la riservatezza dei dati scambiati tra i computer e i siti.
Un po’ di anni fa Google ha iniziato una vera e propria battaglia per avvisare gli utenti quando stanno navigando in un sito web sicuro o meno.
Infatti ti sarà sicuramente capitato di entrare su siti web e trovare uno di questi messaggi:


Se trovi uno di questi segnali, navigando con Google Chrome, sul tuo sito web vuol dire che c’è qualche problema e conviene risolverlo.
Dal 2021 Google penalizza anche a livello di posizionamento i siti che sono sprovvisti di certificato SSL.
4. Esperienza utente su Smartphone
Come indicato precedentemente già dal 2020 Google dava molta importanza a siti leggibili e navigabili anche da smartphone.
Da quest’anno però bisognerà stare attenti ad ogni minimo particolare e rendere l’esperienza utente nel vostro sito web facile ed intuitiva.
Ecco perchè bisogna controllare bene i pop-up attivi!
A volte, sebbene il contenuto sottostante sia presente sulla pagina e disponibile per essere indicizzato da Google, questo potrebbe essere oscurato visivamente da qualche pop-up.
Ciò può frustrare gli utenti perché non saranno in grado di accedere facilmente al contenuto che si aspettavano quando hanno cliccato sul risultato della ricerca.
Ecco alcuni esempi di pop-up invadenti:


Come possiamo vedere sono pop-up che coprono interamente il contenuto e bloccano la navigazione dell’utente su un sito web.
Al contrario, ci sono alcuni pop-up che non verranno considerati invadenti da Google, perchè obbligatori per legge (come i cookies o la richiesta di età) o perchè facilmente ignorabili.
Ecco alcuni esempi:



Provate ad entrare nel vostro sito web da smartphone e controllate se ne avete qualcuno di dannoso attivo.
Cosa fare ora ?
Sicuramente non bisogna farsi prendere dal panico, ma agire con razionalità.
Non è una corsa contro il tempo ma comunque non bisogna prendere la cosa sottogamba.
Come sappiamo Google è il motore di ricerca principale dove le persone cercano le soluzioni ai loro problemi, non esserci o non comparire tra i primi posti può essere negativo a discapito dei tuoi competitors.
Ti consiglio di controllare subito il tuo sito web e capire se rispecchia già le nuove normative di Google.
Se fosse così, ottimo sei sulla buona strada!
Se invece:
- non sei sicuro del tuo controllo;
- il tuo sito web è stato realizzato tanti anni fa;
- presenta gli errori che ho precedentemente spiegato;
- vuoi un punto di vista di un professionista.
Ti consiglio di usufruire del nostro servizio di analisi gratuito.
Ti invieremo un report completo dove segnaleremo tutti i punti critici, gli errori da risolvere ed un preventivo di spesa.

Nicola Tessarollo
Co-Founder & Digital Marketer
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